giovedì 29 settembre 2011

All'amicizia- scena nona

l giardino è già livellato; gli operai stanno piantando le aiuole di bosso. Il marchese e Manetti sono in piedi davanti allo spiazzo dove sarà costruito il parterre, vicino a una collinetta artificiale.
CORSI Mi aspettavo che a questo punto dei lavori aveste già finito di piantare. Perché c'è voluto tutto questo tempo per livellare il terreno?
MANETTI Mi dispiace, eccellenza. Ma abbiamo dovuto...
CORSI Vi ho messo a disposizione tutti gli operai di cui avevate bisogno.
MANETTI Non è una questione di operai. Il terreno era abbandonato da due secoli, non ha la consistenza adatta. Per questo c'è voluto più tempo. E poi ha voluto la collinetta al posto della terrazza, ho dovuto modificare il progetto...
CORSI Se non mi aveste fatto tutte quelle resistenze avremmo risparmiato tempo.
MANETTI Eccellenza, devo farle una domanda antipatica.
CORSI Lasciate giudicare a me se è antipatica o meno.
MANETTI Devo sapere se ritardo nella costruzione vuol dire ritardo nel pagamento.
CORSI Forse dovevate chiedervelo prima di traccheggiare.
MANETTI Ma le ho già detto che... Beh, niente. Ma ho dovuto anticipare agli operai una parte della paga. Anche se siamo in ritardo di due mesi, loro in quei due mesi non sono certo stati a girarsi i pollici. E non posso continuare a metterci i soldi di tasca mia.
CORSI Siete in difficoltà?
MANETTI Non voglio impietosirla o mendicare la sua generosità, eccellenza. Sto chiedendo quello che mi spetta.
CORSI Voi costruite per soldi, Manetti?
MANETTI I giardini sì.
CORSI Ma senti! E cosa vorreste costruire?
MANETTI Case. Palazzi.
CORSI Siete un originale. I giardini non sono più affascinanti?
MANETTI Ma la gente non ci vive.
CORSI Ci vivono le anime.
MANETTI (tra sé) Bene, ora progetto cimiteri.
CORSI Dicevate?
MANETTI Niente. Mi scusi. Non avevo capito che fosse stato il ricordo di vostra moglie a...
CORSI (seccato) Il ricordo di mia moglie non c'entra niente! Le anime, la parte spirituale degli uomini, come posso spiegarlo a voi... Beh, perché non siete andato a costruire la casa di un calzolaio anziché il mio giardino?
MANETTI Un calzolaio non potrebbe permettersi il tipo di casa che ho in mente. Ho avuto la fortuna di entrare giovane nel suo ambiente, ma per ora prendo le commissioni che capitano. Devo portare un po' di soldi a casa, nel caso la famiglia dovesse allargarsi.
CORSI (sussultando) Vostra moglie è incinta?
MANETTI No, ma spero che succederà presto.
CORSI Da quanto tempo siete sposati?
MANETTI Quasi un anno.
CORSI Ed è contenta di essere la moglie di un architetto di giardini che vorrebbe costruire case?
MANETTI A me basta che sia contenta di essere mia moglie. Forse vi ha dato un'impressione sbagliata... mi dispiace per quella sera... ma è una donna molto intelligente.
CORSI Intelligente perché è contenta di essere vostra moglie?
MANETTI (ridendo) Ma no! Eccola lì, dev'essere venuta a portarmi il pranzo. (a Claudia, che è comparsa sull'orlo della collinetta) Oh, ma quanta paura avrai che muoia di fame?
Il terreno frana sotto i piedi di Claudia, e seppellisce un operaio che passava sotto la collinetta. Claudia urla e cade, Manetti e il marchese si precipitano verso la frana.
MANETTI Claudia!
Claudia si getta tra le braccia del marito.
CORSI Signora, state bene?
MANETTI Era Arturo!
CLAUDIA (sconvolta) E' rimasto sotterrato! E' rimasto sotterrato!
Arrivano altri operai, attratti dal rumore.
MANETTI Avete delle pale? Tu sì, voi no, andate a prenderle. Veloci! (al marchese) Eccellenza, posso lasciargliela un momento? (spinge Claudia, ancora molto scossa, verso di lui) Stai tranquilla amore.
CORSI Ma cos'avete fatto?
MANETTI Io ve l'avevo detto che il terreno era instabile.
Tornano gli operai. Manetti prende la pala che uno di loro gli porge, si mettono a scavare.
MANETTI Tu no, Gino. Siamo già abbastanza, ci stai tra i piedi. Forza, vorrei vedere se ci foste voi lì sotto!
CORSI Vi siete fatta male?
CLAUDIA (guardando la frana) Io no, ma quell'operaio... Dio mio!
CORSI Vostro marito avrebbe dovuto evitarlo, questo.
CLAUDIA Ma lui lo diceva! Diceva che anche mettendo tutti quei rinforzi non era comunque sicuro costruire una collinetta così alta.
CORSI Non ditemi che non c'era modo. Anche Brunelleschi avrebbe fatto una cupola instabile se si fosse messo a pensare che era impossibile costruirla.
MANETTI (agli operai) Oh! Ho capito che siete agitati, ma così state facendo cozzare le pale e basta. Vogliamo fare un concerto o tirare fuori Arturo? Avanti!
CLAUDIA Poteva rimanerci Giuseppe lì sotto.
CORSI Oppure io.
CLAUDIA Eccellenza! Mi fate la corte con quello lì accanto che potrebbe morire?
OPERAIO Eccolo! Bisogna scavare qui.
Riemerge Arturo, tossendo e sputando terra.
OPERAIO Stai bene? Ti sei rotto qualcosa?
ARTURO Te lo devo proprio dire, cosa mi sono rotto?
MANETTI Arturo, mi dispiace.
ARTURO Vi dispiace un corno! Se mi volevo ammazzare andavo a lavorare sulle impalcature! Bisogna proprio mettersi d'impegno per far morire qualcuno in un giardino, architetto.
MANETTI Hai ragione, quella collinetta non andava costruita. E' stato da incoscienti.
ARTURO Ditelo ora, bravo!
MANETTI Se te ne vuoi andare ti capisco, ti darò la paga intera di questo mese.
ARTURO Sì, chissà dove vado, tanto c'è di molto lavoro a giro! Ma se a stare qui devo rischiare di morire più che se fossi in cima a un palazzo...
OPERAIO Ha ragione, eh. Andare a mettere i pericoli anche dove non ce n'è bisogno...
MANETTI (seccato) Sì, quante volte me lo fate ripetere? Io ho sbagliato, tu sei vivo, mi servirà da lezione. Basta. Non giriamo intorno alle cose.
ARTURO Oh, se qui c'è uno che si deve arrabbiare sono io. Ma che bisogno c'era di fare quell'affare? La colline io sapevo che stavano in campagna. E era anche brutta! E' un'idea da coglioni!
Se ne va.
MANETTI Arturo, scusami.
Fa per andargli dietro, ma dopo pochi passi torna dal marchese e da Claudia.
MANETTI Il terreno non era adatto.
CORSI L'avete già detto. E' un mese che non sapete dire altro.

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CLAUDIA Insomma, alla fine non è morto nessuno, no? C'è bisogno di parlarne ancora?
MANETTI Mi dispiace di aver perso la fiducia di Arturo, però. Aveva già lavorato per me altre volte, ci andavo d'accordo.
CORSI E' lodevole la vostra comprensione per quel poveraccio, Manetti, ma non vi giustifica. Vi avevo spiegato perché volevo quella collinetta lì, siamo stati più di un'ora a parlarne prima che vi seccaste e scappaste via.
MANETTI Le ho già chiesto scusa, eccellenza, mia moglie mi aspettava, dovevamo incontrare un mio amico che...
CORSI Sono sicuro che vostra moglie avrebbe avuto un po' di pazienza se avesse conosciuto il motivo che vi tratteneva. Vero, signora?
CLAUDIA Non saprei, non lo conosco neanche ora.
CORSI Una collinetta, un piccolo Parnaso non a caso nel centro del giardino, un luogo privilegiato da cui contemplarlo come la poesia è un luogo privilegiato da cui contemplare le vicende del mondo...
CLAUDIA Ma non era dedicato all'amicizia, il giardino?
CORSI Una cosa non esclude l'altra. E voi, Manetti, vi siete messo a dire questo è sproporzionato, questo non è sicuro, il terreno potrebbe cedere...
MANETTI Ed è quello che è successo! Io gliel'avevo detto.
CORSI E perché è successo? Chiedetevelo. Chiedete alla vostra coscienza se i vostri pretesti non erano solo alibi. Voi non volevate costruirla, per questo l'avete costruita male.
MANETTI Eccellenza, questo mi sembra un po' esagerato.
CORSI Se aveste condiviso il mio ideale avreste trovato certamente il modo di risolvere quelle difficoltà. Invece no, voi non vedete oltre il terreno instabile, l'insufficienza dei supporti, lo spazio troppo limitato; e l'ingegno si lascia sotterrare. Non mi stupisce che andaste così d'accordo con un manovale.
MANETTI Il terreno instabile è il motivo della frana! Non è una cosa irrilevante! Avrebbe potuto rimanerci uno dei vostri amici lì sotto, uno di quelli a cui sarà dedicato il giardino, allora forse pensereste anche voi alla stabilità del terreno anziché al vostro ideale!
CORSI Basta così. Mi sembra di capire che non potrò avere la collina. Bene, si torna al progetto originario, alla vostra terrazza che vi piace tanto perché è addossata al muro ed è meno pendente.
MANETTI Meno in pendenza. Non è una torre; è una cosa seria. C'è rimasto un uomo lì sotto.
CORSI Mi state accusando dell'omicidio di una persona!
MANETTI Non mi sognerei mai!
CORSI Chi è che ha costruito? La mano è stata la vostra! Vi pago per costruire il mio giardino, non per giudicarmi. Non vi licenzio perché non voglio mettere in mezzo chi non c'entra.
MANETTI So provvedere alla mia famiglia, eccellenza; mia moglie non ha bisogno della vostra carità. Se il problema è questo non fatevi scrupoli a licenziarmi. Anzi, vi risparmio l'imbarazzo. Andiamo, Claudia.
CLAUDIA Chi credi di essere per leggere nella mia mente?
MANETTI Vuoi che rimanga?
Sia Manetti che il marchese guardano Claudia, che prima di rispondere assapora per qualche istante la loro trepidazione.
CLAUDIA No. Ma volevo che tu me lo chiedessi.

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