giovedì 22 settembre 2011

All'amicizia- introduzione

Non doma, ho deciso di affliggere i quattro o cinque lettori di questo blog con un altro testo dialogato (definirlo teatrale mi sembra azzardato, visto che in teatro non si può mandare la gente a spasso per un giardino). E' un po' meno spiritoso del precedente; avrebbe ambizioni di dramma psicologico, anche se non so quanto sono riuscita nell'intento.
Dirò due parole su come è nata l'idea. Passo quasi tutti i giorni da via dei Serragli. A un certo punto gli edifici si interrompono, e da un alto muro di contenimento sbucano le cime degli alberi di un giardino. Sul muro che lo delimita a sinistra c'è una lapide di marmo, su cui c'è scritto: ALL'AMICIZIA. Nient'altro, nessuna spiegazione.
Essendo una persona con molto tempo da perdere, ho passato mesi ad arrovellarmi sul senso di questa scritta. Neanche Internet, la grande discarica delle verità e delle opinioni, rigurgitante di risposte a domande che nessuno porrà, mi ha dato soddisfazione. Alla fine ho detto: se non posso scoprire che storia c'è dietro, vorrà dire che me la inventerò.
Ecco concepito il rigurgito di colomba di cui sto per iniziare la pubblicazione. Qualche dato concreto a dire il vero l'avevo trovato, e da lì sono partita: il giardino è stato creato tra il 1801 e il 1810 dall'architetto Giuseppe Manetti, su commissione del marchese Tommaso Corsi. E' privato ma qualche tempo fa, approfittando di una giornata dei beni culturali, sono riuscita a entrarci. E' un piccolo gioiello. In uno spazio ridotto Manetti è riuscito a concentrare un'infinita varietà di soluzioni diverse: spiazzi, statue, dislivelli, aiuole; i vialetti si intrecciano in ogni direzione, in basso e in alto; ti fanno perdere e ritrovare,e quando meno te lo aspetti sbuca dal verde una statua, oppure una costruzione che avevi già visto presa da una prospettiva diversa.
Come la commedia di Eufileto, anche questa sarà pubblicata a puntate. E' parecchio più lunga, quindi è possibile che venga interrotta da post di altro argomento. Tutti i commenti sono benvenuti, soprattutto quelli critici.

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