giovedì 6 ottobre 2011

All'amicizia- scena tredicesima

Studio del marchese. Il marchese è seduto in poltrona; Angela in piedi guarda per terra.
CORSI Cos'hai da dire ora, mia dolce moglie? Sono veramente un uomo impossibile da amare? O forse sei tu che non hai avuto voglia di capirmi?
ANGELA (a voce bassa, più stanca che arrabbiata, continuando a guarda per terra) Offrirmi in sacrificio pur di ottenere una parolina di comprensione. Non solo è un gesto vigliacco, ma anche disperato, se mi consenti.
CORSI C'era ben più della comprensione in quello sguardo. Non puoi negarlo.
ANGELA Hai un bel dire che devo uscire dalla tua vita; poi però quando ti fa comodo non ti pare il vero di tirarmi in ballo.
CORSI Tanto dolore deve pur uscire da qualche parte, qualche volta! Comunque, è inutile che tu cerchi argomenti astrusi, Angela. Claudia mi ama; l'architetto, con tutte le arie che si dà, si è fatto scappare dalle mani senza neanche accorgersene l'unica cosa buona che aveva. La sua scempiaggine merita di essere celebrata e fissata per l'eternità.
ANGELA Cosa gli vuoi fare, poveraccio?
CORSI Gli ordinerò di cambiare la dedica del giardino. Non più all'amicizia, ma all'amore.
ANGELA E quindi?
CORSI E quindi, gli farò costruire un giardino consacrato alle sue corna, se mi perdoni il linguaggio trito. Sarà il teatro del nostro amore, una volta finito.
ANGELA E secondo te non si accorge di nulla.
CORSI E' troppo forte la sua sciocca presunzione che la moglie non possa desiderare niente di meglio che lui.
ANGELA Vabbe', credi quello che ti pare.
CORSI (alzandosi) Angela, dillo, forza, sii sincera. Pretendi di essere razionale, ma in realtà trabocchi di rancore.(girandole intorno) Dillo che l'avresti voluto per te il giardino, consacrato all'amore per te.
ANGELA Non invidio niente. Tempo sei mesi, quando ormai amare ti costerà troppa fatica, accanto al bosso crescerà l'insalata e le Muse cominceranno perdere le braccia.
CORSI (cercando di bloccarla; ma Angela si sottrae) Amare non è mai una fatica.
ANGELA Ti passerà l'entusiasmo per la novità, e correrai a rifugiarti tra i tuoi libri.
CORSI Io non sono incostante come tu sei stata.
ANGELA Ma io almeno ci ho provato! Io credevo davvero che potessimo amarci, che bastasse un po' di pazienza, un po' di dolcezza...
CORSI E l'hai dimostrata cercando di sconvolgere la mia vita!
ANGELA Per poco! Prima di annegare nell'ombra delle stanza morte. Ma che cos'ho fatto di male per farti così schifo? Che cos'ha questa Claudia per farti cambiare da così a così?
CORSI Lo ammetti alla fine?
ANGELA Cosa?
CORSI Che sono cambiato! E' inutile che tu continui a recriminare, non ti devo più niente. (questa volta riesce ad afferrarla, la tiene stretta per la vita) Prova a umiliarmi, ora. Qui ci sono i fatti, tu sei solo un fantasma.
ANGELA (perdendo il controllo, mentre cerca inutilmente di liberarsi dalla stretta sempre più forte) Non è vero! Io sono tua moglie!
CORSI Non hai saputo esserlo.
ANGELA Io sono sempre stata sincera. Claudia ti sta prendendo per il culo!
CORSI Come fai a dirlo?
ANGELA Lo so.
CORSI Sei ridicola.
ANGELA E tu come fai a dire che sono morta di febbre?
Corsi la prende a ceffoni e la sbatte contro il muro.
ANGELA Questo toccherà anche a lei, quando la butterai via!
Corsi la butta a terra e la pesta.

Protected by Copyscape Unique Content Check

Nessun commento:

Posta un commento