martedì 16 agosto 2011

Ora capisco perché si chiama patente

Scusatemi per la battuta scadente (che fra l'altro fa rima con patente; ma non peggioriamo le cose); ma alla fine di questo post si comprenderà quanto il mio cervello sia ormai fuso.
Il mio primo incontro con il magico mondo degli adulti si è dipanato in un'infinita serie di visite a Poste, Comune, medico ed enti vari, alla fine delle quali, a parte diventare un'esperta sulle forme dei timbri, i tipi di ventilatori e le diverse modalità di stare in coda, ho raccolto il materiale necessario a presentare domanda per la patente.
Così in una ridente mattina di luglio ho preso la domanda compilata, le due fototessere di cui una autenticata, il certificato medico e fotocopia dello stesso e le attestazioni di pagamento dei due bollettini e mi sono presentata alla motorizzazione civile. La coda infinita e il terrorismo psicologico seminato dalle impiegate non promettevano niente di buono: già prima che arrivasse il mio turno sapevo che non sarebbe filato tutto liscio. Infatti la vescica dellìimpiegata ha raggiunto il suo limite massimo di sopportazione proprio nel momento in cui raggiungevo lo sportello, cosicché non sono stata accolta con un "buongiorno" ma con un "devo andare in bagno, è tutta la mattina che sto qui. Fortunatamente ha deciso di rimandare, ha preso il materiale che le avevo timidamente porto e si è trasformata in una specie di robot: applicava timbri, spillava fogli e digitava parole a una velocità inconcepibile, mormorando:
"Certificato medico...bollettini... questo è di ventiquattro euro non di quindici... fototessere..."
"Come?"
"Dal primo novembre 2010 il secondo bollettino è di ventiquattro euro. Deve fare un'integrazione di nove euro."
"Ma sul sito..."
"Io gliel'ho detto di aggiornarlo, ma non lo aggiornano."
"E quindi?"
"Vada all'ufficio postale più vicino, paghi l'integrazione e torni qui."
Uno cosa può fare? Quando ho raggiunto la meta dopo la seconda coda, speravo di non dover rivedere quel posto fino all'esame. Troppo facile!
"La sua domanda è stata inoltrata. Torni tra una settimana per fissare la data."

Insomma, dopo tutte queste peripezie pensavo che l'esame in confronto sarebbe stato una bazzecola. Ma il libro dei quiz mi ha riservato altre divertenti sorprese. Gli autori dei quesiti sono dei geniali cabarettisti mancati. La mia capa cità di circolare in sicurezza sulla strada verrà giudicata in base a domande come Il postino non è obbligato ad allacciare le cinture di sicurezza o Sulle autostrade il limite massimo di velocità e 80 km/h per le vetture che trasportano un rimorchio per cavalli (se mi capiterà di dover trasportare dei cavalli mi informerò allora). Ci sono poi le domande criptiche (Si è tenuti a regolare la velocità in funzione del tipo di cambio di velocità), quelle sentimentali (Soccorrere un ferito della strada può voler dire salvargli la vita), quelle demenziali (Il poggiatesta è particolarmente utile per rilassare la muscolatura durante la guida), quelle demenziali e geniali (Il segnale in figura [attraversamento animali domestici] segnala la presenza sulla strada di veicoli a trazione animale), le offese all'italiano (Il rispetto della distanza di sicurezza va rispettato sopra i 50 km/h) e infine la ciliegina sulla torta: Se un ferito della strada è in stato di incoscienza bisogna chiedergli se ha dolori alla testa.
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