venerdì 26 agosto 2011

Contro il figlio di Eufileto- scena quinta

Scoramide, Lisia.
SCORAMIDE Lisia il logografo, vieni qui. Voglio farti i complimenti.
LISIA Ragazzo mio, quando avrai la mia età scherzerai di meno. Anziché congratularti con il logografo del tuo avversario, dovresti vergognarti di aver messo tuo padre nei guai.
SCORAMIDE Solo di questo? Di aver sedotto una donna sposata, non dovrei vergognarmi?
LISIA Beh, ora che il processo è finito posso dirti in tutta sincerità che la moglie di Rafaninice è una gran bella donna. Come tua madre, d'altra parte. Ma al di là di questo giudizio personale, Scoramide, chi te l'ha fatto fare? Potresti avere una vita tranquilla accanto a Eufileto, essere un buon cittadino e, quando ne hai bisogno, svagarti... per vie meno rischiose.
SCORAMIDE Perché me lo chiedi? Parli come se fossi tuo figlio.
LISIA Mi è parso di capire che ho una qualche colpa in tutta questa storia -da quello che mi ha detto Rafaninice, almeno.
SCORAMIDE Da quando ti fai prendere dai sensi di colpa?
LISIA Sempre meglio essere informati sui fatti che ci riguardano. Io, poi, ho bisogno di ricomprarmi i beni che i Trenta mi sottrassero con la forza, e non voglio procurarmi una cattiva fama.
SCORAMIDE Ebbene, ti spiegherò. Immagina che, nella tua prima infanzia, quando appena cominci a intuire confusamente il mondo che si muove intorno a te, tua madre ti usi come strumento per incontrarsi con il suo amante; immagina che i primi suoni che ricordi di aver udito siano ansiti adulteri; e poi urla, sangue, gente che corre per casa; immagina di crescere con un padre malinconico, sempre offeso e per di più imbecille e una madre incapace di sorridere perfino a suo figlio, in mezzo a gente sempre pronta alla risatina, all'insinuazione, di avere la sensazione di conoscere il motivi dell'umore di tuo padre e delle insinuazioni senza mai riuscire ad afferrarli; e immagina infine che, proprio quando ti sembra di aver superato le tue inquietudini e di essere pronto per vivere una vita normale, salti fuori uno che spiattella ai quattro venti la storia di tuo padre e di tua madre -e anche tua, per Ercole- immagina che tutti i tasselli vadano a posto nella tua testa nello stesso momento, non prima, in cui la stessa storia diviene nota a qualsiasi sconosciuto! Non ti verrebbe voglia di attaccare, di prendere in giro, di rovesciare tutto ciò che in un modo o nell'altro a ha contribuito a creare quello scherzo della natura che sei diventato?
LISIA Per Polluce, figliolo, tua hai la stoffa del logografo! Non si direbbe che tu sia figlio di un agricoltore idiota! Ti prenderei come apprendista se non temessi una tua concorrenza, in futuro.
SCORAMIDE Lisia, chi sono io? Cos'altro potrò mai essere se non uno strumento della tua strategia difensiva?
Entra Eufileto.
EUFILETO Scoramide, figlio mio, ho sentito tutto! Hai ragione, ci preoccupammo di me, di Sostrata, di Eratostene, della paga di Lisia, e mai di te! Ma tu sei quello che ha sofferto di più. Perdonami, abbraccia tuo padre!
LISIA Attento Scoramide. Potrebbe essere una recita per convincerti a pagare la multa di tasca tua.
SCORAMIDE Non essere ridicolo, padre! Magari bastasse una parola per cancellare tutto quello che è successo da quel giorno di mezz'estate in cui sono nato.
EUFILETO Dimentica! Sono tuo padre e ti chiedo perdono; tutto il resto non esiste.
LISIA Un momento. Sei nato a metà dell'estate?
SCORAMIDE Sì, perché?
Lisia borbotta qualcosa tra sé, come se facesse un calcolo.
EUFILETO Che hai, Lisia?
SCORAMIDE Lisia, ti prego, se hai scoperto qualcos'altro su di me dimmelo. Ormai voglio sapere tutta la verità.
LISIA Ma sì, figliolo, hai sofferto abbastanza. Vieni con me, ti dirò.
EUFILETO E io?
LISIA Per Ercole, Eufileto, è già mattinata inoltrata! Chissà cosa stanno combinando nel campo quei due bricconi dei tuoi braccianti!
EUFILETO I miei braccianti sono persone fidate!
LISIA Come tua moglie?
EUFILETO Insomma, Lisia, parla!
LISIA Senti, Eufileto, ormai le corna ce le hai. Che differenza ti fa un amante di più o di meno?
EUFILETO Che significa questo?
SCORAMIDE Significa, padre, che ormai la barba mi è cresciuta da un pezzo, ho compiuto gli anni a metà dell'estate e ormai è tempo che abbia un amante.
EUFILETO E che c'entrano le mie corna?
SCORAMIDE C'entrano, perché è inutile cercare argomenti cornuti per negarlo. E' tempo che dimentichi le sofferenze del passato e mi faccia guidare nell'età adulta da un uomo adulto e intelligente. Poi prenderò moglie e ti darò dei nipoti.
EUFILETO Per quanto tempo ho aspettato di sentirti parlare così, figlio mio! Vai, il mondo è tuo. Ora abbracciami; io vado nel campo perché anche i braccianti più fidati, è bene sorvegliarli qualche volta.
Si abbracciano. Eufileto esce. Lisia e Scoramide si avviano insieme.
SCORAMIDE Scommetto che sei caduto in fallo apposta per vedere come uscivo dalla situazione.
LISIA Non ho nulla da dire ragazzo mio, te la sei cavata egregiamente. Si vede che ci sai fare con le parole.
SCORAMIDE Per la prima volta in vita mia mi sento in pace col mondo!
LISIA Bene, ora che abbiamo scoperto la nostra parentela potresti anche aiutarmi a recuperare i beni che mi hanno sottratto i Trenta. Sono anche roba tua, d'altra parte.
SCORAMIDE Non lo sono, se non hai intenzione di lasciarmeli in eredità.
LISIA Come faccio a lasciarteli in eredità se prima non me li riprendo?
SCORAMIDE Lisia, com'era mia madre?
LISIA Non divagare. E' un brutto vizio.
SCORAMIDE Ho preso da mio padre.
(Si allontanano continuando a parlare)

FINE


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