venerdì 11 maggio 2012

Un passante chiede la strada

Lo so, è squallido scrivere un post ispirandosi a un altro post. Ma quando qualcosa ti regala cinque minuti di spensieratezza, è normale che venga voglia di cimentarsi.
Sì, va bene, si parla di nuovo di filosofi. Non so che farci, magari potrei scrivere dei lividi che mi sono procurata buttandomi giù dal palco durante le prove delle Baccanti per assecondare il sadismo del regista, ma non so quanto l'argomento sarebbe interessante. Mi auguro che stavolta, se non altro, i filosofi facciano ridere.

Hume cammina. Un passante gli chiede la strada per la biblioteca.
Hume: "Guardi, l'ultima volta che ci sono stato ho preso la prima a destra, ma non me la sentirei di darle informazioni per il futuro in base all'esperienza del passato."

Kant cammina. Un passante gli chiede la strada per la biblioteca.
Kant: "Deve prendere la prima a destra."
Passante: "Ma è sicuro? Perché Hume mi ha detto che..."
Kant: "Vuole che le spieghi come ho fatto a capirlo?"
Il passante prende la prima a destra.

Orazio cammina. Un passante si avvicina.
Orazio fugge urlando non isto vivimus illic quo tu reris modo!

Filippo Tommaso Marinetti cammina (vabbe', il mostro giapponese è dal meccanico). Un passante gli chiede la strada per la biblioteca.
Marinetti (con un ghigno sadico, brandendo ancora un tizzone acceso): "Quale biblioteca?"

Kierkegaard cammina. Un passante gli chiede la strada per la biblioteca.
Kierkegaard: "Non posso dirglielo io o la priverei della sua unicità di individuo! Deve scegliere lei e affrontare la possibilità del nulla in agguato dietro l'angolo!" Pausa. "Comunque se le interessa la seconda a sinistra porta alla chiesa."

Umberto Eco cammina. Un passante gli chiede la strada per la biblioteca.
Eco: "La prima a destra."
Passante: "Grazie."
Eco: "E' stato bello conoscerla."

Schopenhauer cammina. Un passante gli chiede la strada per il Comune.
Schopenhauer: "Scusi, perché non va in biblioteca anche lei?"
Passante: "Sa com'è, mi dovrei sposare."
Schopenhauer: "E' apparenza! Velo di Maya! Lei va in Comune a rendersi schiavo della volontà di vivere e generare nuovi esseri infelici! Segua con me la strada dell'asce..."
Passante: "Vabbe', vado a chiedelo a Hegel, eh?"

Hegel cammina. Un passante gli chiede la strada per il Comune.
Hegel: "Dunque, deve passare da casa sua, stare un po' con la sua famiglia, poi andare al lavoro, farsi qualche bella litigata, farsi arrestare, processare, capire quanto è conflittuale la società civile, e quando l'ha capito vedrà che arriva dritto diritto in Comune. Poi faccia un salto alla galleria d'arte, tanto per capire che l'arte è una cosa del passato, un salto in chiesa, tanto per rendersi conto che la religione è ancora legata alla rappresentazione, poi torni qui da me e non potrà non riconoscermi come la più alta manifestazione dello Spirito."
Il passante torna a cercare Schopenhauer. Ma ormai è morto.

Marx cammina. Un passante gli chiede la strada per il Comune.
Marx: "Se torna con una sessantina di proletari armati forse le rispondo."

Freud cammina. Un passante gli chiede la strada per il Comune.
Freud: "Se le dico Comune a cosa pensa?"
Passante: "Io le ho chiesto la strada."
Freud: "Noto in lei una tenace resistenza al metodo psicanalitico."

Comunque, tutti costoro hanno dato informazioni più utili di quelle che do io quando qualche malacapitato mi chiede la strada.

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